Buttignon Franco
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BIOGRAFIA
Franco Buttignon, nasce a Monfalcone nel 1957, a metà anni settanta ha iniziato da autodidatta un percorso nel mondo dell’arte figurativa. Espressionista. In seguito ha studiato installazione e i maggiori pittori del ‘400 e ‘500, in particolare Mantegna di cui apprese la grande forma e lo spazio per dipingere le figure; dal Caravaggio l’uso delle luci, inserendosi in importanti Circoli artistici regionali, come il “Centro Arti Plastiche”, in seguito inserito nel Dizionario degli artisti di Trieste e dell’Isontino, curato da Claudio Martelli. Da quelle esperienza senza indugiare si proietta verso il variegato mondo dell’arte. Buttignon è uomo di riflessione e confronto, sua documentazione artistica è conservata presso il “Kunsthistorisches Institut in Florenz” all’Archivio per l’arte italiana del novecento e presso l’Archivio storico dell’arte contemporanea della Bisiacheria”. Un percorso di apprendimento e di esperienze che Franco è costretto a fare per capire il suo sapere e la sua fantasia. Per dimostrarsi quali sono le doti e le capacità artistiche presenti in lui. Recependo di fatto, gli stimoli che gli provengono dal mondo del lavoro e dalla sua attenta presenza nell’attività sociale. Le ultime opere esposte portano al loro interno reminescenze mantegnane e caravaggesche. Sia per tecnica e colore sono stati prodotti dopo aver studiato ed essere stato meravigliato da un balletto, durante un breve soggiorno a Budapest. Per produrli ha operato sulla ricerca del colore, polveri colorate di creta passate a mano. Figure che perdono la composizione stilistica per inoltrarsi in libertà nella simbologia dell’astrazione, oltre la raffigurazione. Dotandosi di visioni dagli alti significati lascia il figurativo classico per opere e immagini sfumate. Prendendosi la responsabilità di esprimere il suo valore artistico attraverso la narrazione di esseri in movimento pervasi di grande vitalità, con materiale e tecnica rara. Scelta che Buttignon fa come liberazione intellettuale dopo un’espressività a volte retorica troppo presente nell’arte classico/figurativa, anche sul nostro territorio. A lui piace scrutare in fondo l’animo umano, penetrare nell’intimo e capire il perche di tanta individualità e sopraffazione.
Contatti:
indirizzo: Via Gramsci, 18 – Monfalcone
tel. 0481480689
cell. 3476904565
Franco Buttignon, nasce a Monfalcone nel 1957, a metà anni settanta ha iniziato da autodidatta un percorso nel mondo dell’arte figurativa. Espressionista. In seguito ha studiato installazione e i maggiori pittori del ‘400 e ‘500, in particolare Mantegna di cui apprese la grande forma e lo spazio per dipingere le figure; dal Caravaggio l’uso delle luci, inserendosi in importanti Circoli artistici regionali, come il “Centro Arti Plastiche”, in seguito inserito nel Dizionario degli artisti di Trieste e dell’Isontino, curato da Claudio Martelli. Da quelle esperienza senza indugiare si proietta verso il variegato mondo dell’arte. Buttignon è uomo di riflessione e confronto, sua documentazione artistica è conservata presso il “Kunsthistorisches Institut in Florenz” all’Archivio per l’arte italiana del novecento e presso l’Archivio storico dell’arte contemporanea della Bisiacheria”. Un percorso di apprendimento e di esperienze che Franco è costretto a fare per capire il suo sapere e la sua fantasia. Per dimostrarsi quali sono le doti e le capacità artistiche presenti in lui. Recependo di fatto, gli stimoli che gli provengono dal mondo del lavoro e dalla sua attenta presenza nell’attività sociale. Le ultime opere esposte portano al loro interno reminescenze mantegnane e caravaggesche. Sia per tecnica e colore sono stati prodotti dopo aver studiato ed essere stato meravigliato da un balletto, durante un breve soggiorno a Budapest. Per produrli ha operato sulla ricerca del colore, polveri colorate di creta passate a mano. Figure che perdono la composizione stilistica per inoltrarsi in libertà nella simbologia dell’astrazione, oltre la raffigurazione. Dotandosi di visioni dagli alti significati lascia il figurativo classico per opere e immagini sfumate. Prendendosi la responsabilità di esprimere il suo valore artistico attraverso la narrazione di esseri in movimento pervasi di grande vitalità, con materiale e tecnica rara. Scelta che Buttignon fa come liberazione intellettuale dopo un’espressività a volte retorica troppo presente nell’arte classico/figurativa, anche sul nostro territorio. A lui piace scrutare in fondo l’animo umano, penetrare nell’intimo e capire il perche di tanta individualità e sopraffazione.
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