Merzinger-Pleban Renate
gallery- galleria virtuale
Renate Merzinger-Pleban's pencil or brush strokes and lines create form, space and movement. They are clearly weighted for thickness and color, as well as for leaving the paper free. All suggestion comes from the outside. In response, so to speak, drawing and painting recreate the outside world. It is about the confrontation with the world around her, its positioning, a possible echo. In her work she reduces nature to landscape. In this way it becomes concrete and a place of desire, where feeling and thought find a temporary home. Landscape is everywhere and for her it is synonymous with nature. Nature has always given her the feeling of being at the mercy of others: because of its arbitrariness on the one hand and its beauty on the other.
I tratti e le linee della matita o del pennello di Renate Merzinger-Pleban creano forma, spazio e movimento. Sono chiaramente ponderati per spessore e colore, oltre che per lasciare libero il foglio. Ogni suggestione viene dall'esterno. In risposta, per così dire, il disegno e la pittura ricreano il mondo esterno. Si tratta del confronto con il mondo che la circonda, del suo posizionamento, di una possibile eco. Nel suo lavoro riduce la natura a paesaggio. In questo modo essa diventa concreta e un luogo di desiderio, dove il sentimento e il pensiero trovano una dimora temporanea. Il paesaggio è ovunque e per lei è sinonimo di natura. La natura le ha sempre dato la sensazione di essere in balia degli altri: per la sua arbitrarietà da un lato e per la sua bellezza dall'altro.
www.merzinger-pleban-verlag.at - r.merz@gmx.at
I tratti e le linee della matita o del pennello di Renate Merzinger-Pleban creano forma, spazio e movimento. Sono chiaramente ponderati per spessore e colore, oltre che per lasciare libero il foglio. Ogni suggestione viene dall'esterno. In risposta, per così dire, il disegno e la pittura ricreano il mondo esterno. Si tratta del confronto con il mondo che la circonda, del suo posizionamento, di una possibile eco. Nel suo lavoro riduce la natura a paesaggio. In questo modo essa diventa concreta e un luogo di desiderio, dove il sentimento e il pensiero trovano una dimora temporanea. Il paesaggio è ovunque e per lei è sinonimo di natura. La natura le ha sempre dato la sensazione di essere in balia degli altri: per la sua arbitrarietà da un lato e per la sua bellezza dall'altro.
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