Bjelica Mića
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For Mića Bjelica, art is a beauty that usually comes about through sweat, lots of thought and trial and error. When the painting is finished it is like coming out of a vortex. As Fellini said, there is an empty space inside us that pushes to fill and this leads on the path of creation. When he picks up the brush he begins his "journey" and often does not know what result will come out, only when the work is finished will all be revealed. When the artist is in Belgrade he misses Italy and Udine, and when he is in Udine he misses Serbia and Belgrade, this means that there is always a void and this necessarily has to be filled. Primarily he uses oil colors but also tempera and pastel; the beauty of the landscape deeply influences the artist, as well as natural phenomena and some abstract concepts.
Per Mića Bjelica l'arte è una bellezza che nasce di solito tramite sudore, tanti pensieri e tentativi. Quando il dipinto è terminato è come uscire da un vortice. Come diceva Fellini, dentro di noi c'è uno spazio vuoto che spinge a riempirsi e questo porta sulla strada della creazione. Quando prende il pennello comincia il suo "viaggio" e spesso non sa che risultato uscirà, solo quando l'opera è ultimata si svelerà tutto. Quando l'artista si trova a Belgrado gli manca l'Italia e Udine e quando sta a Udine gli manca la Serbia e Belgrado, questo significa che c'è sempre un vuoto e questo per forza deve riempirsi. In primo luogo utilizza colori a olio ma anche tempera e pastello; la bellezza del paesaggio influenza profondamente l'artista, così come i fenomeni naturali e alcuni concetti astratti.
Per Mića Bjelica l'arte è una bellezza che nasce di solito tramite sudore, tanti pensieri e tentativi. Quando il dipinto è terminato è come uscire da un vortice. Come diceva Fellini, dentro di noi c'è uno spazio vuoto che spinge a riempirsi e questo porta sulla strada della creazione. Quando prende il pennello comincia il suo "viaggio" e spesso non sa che risultato uscirà, solo quando l'opera è ultimata si svelerà tutto. Quando l'artista si trova a Belgrado gli manca l'Italia e Udine e quando sta a Udine gli manca la Serbia e Belgrado, questo significa che c'è sempre un vuoto e questo per forza deve riempirsi. In primo luogo utilizza colori a olio ma anche tempera e pastello; la bellezza del paesaggio influenza profondamente l'artista, così come i fenomeni naturali e alcuni concetti astratti.