Novak Slunjski Marijan
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Marijan Novak Slunjski lives for painting. Slunjski's great expressive power finds the way to free himself in painting, making his artworks a real witness to existence. I exist as I paint, painting invades and gives meaning to my presence in the world. The contact with matter and the empathy that the artist exemplifies for these colors that figurativism would like to close within the narrow limits of the drawing emanate an emotional energy to which it is difficult to remain immune: overwhelmed by color and wide, generous movements, who seem to embrace the Art itself, the spectator can only take part in this circumscribed vital movement that touches it and refers to something beyond the pure aesthetic experience. To hold on to this creative urgency, there is the techniques' of pictorial language mastery, which we can identify in the precise and never-ending signs now drawn on the canvas now on the cardboard, using the brush and spatula or more unusual means and materials, such as the sands of large canvases. All Slunjski's works bring to light a dialectical component, between full and empty spaces, between the top and bottom as the beginning and the point of arrival of a sign, such as the drop point with the preparation background.
Marijan Novak Slunjski vive per dipingere. La grande forza espressiva propria di Slunjski trova il modo di liberarsi nella pittura rendendo i suoi quadri dei veri e propri testimoni d’esistenza. Io esisto in quanto dipingo, la pittura invera e dà senso alla mia presenza nel mondo.
Il contatto con la materia e l’empatia che l’artista prova per questi colori che il figurativismo vorrebbe stretti entro i limiti angusti del disegno sprigionano un’energia emozionale a cui è difficile rimanere immuni: travolto dal colore e dai movimenti ampi, generosi, che sembrano abbracciare l’Arte stessa, lo spettatore non può che prender parte a questo movimento vitale circoscritto che lo tocca e lo rimanda a qualcosa di aldilà della pura esperienza estetica. A tenere a bada quest’urgenza creativa ci pensa una pari padronanza delle tecniche del linguaggio pittorico, che possiamo individuare nei segni precisi e mai stucchevoli tracciati ora sulla tela ora sul cartone, con l’utilizzo del pennello e spatola o di più inusuali mezzi e materiali, come per esempio le sabbie delle grandi tele. Tutti i lavori di Slunjski portano in luce una componente dialettica, fra gli spazi pieni o vuoti, tra l’alto e il basso come inizio e punto d’arrivo di un segno, come il punto della goccia con lo sfondo di preparazione.
www.novakslunjski.com - [email protected]
Marijan Novak Slunjski vive per dipingere. La grande forza espressiva propria di Slunjski trova il modo di liberarsi nella pittura rendendo i suoi quadri dei veri e propri testimoni d’esistenza. Io esisto in quanto dipingo, la pittura invera e dà senso alla mia presenza nel mondo.
Il contatto con la materia e l’empatia che l’artista prova per questi colori che il figurativismo vorrebbe stretti entro i limiti angusti del disegno sprigionano un’energia emozionale a cui è difficile rimanere immuni: travolto dal colore e dai movimenti ampi, generosi, che sembrano abbracciare l’Arte stessa, lo spettatore non può che prender parte a questo movimento vitale circoscritto che lo tocca e lo rimanda a qualcosa di aldilà della pura esperienza estetica. A tenere a bada quest’urgenza creativa ci pensa una pari padronanza delle tecniche del linguaggio pittorico, che possiamo individuare nei segni precisi e mai stucchevoli tracciati ora sulla tela ora sul cartone, con l’utilizzo del pennello e spatola o di più inusuali mezzi e materiali, come per esempio le sabbie delle grandi tele. Tutti i lavori di Slunjski portano in luce una componente dialettica, fra gli spazi pieni o vuoti, tra l’alto e il basso come inizio e punto d’arrivo di un segno, come il punto della goccia con lo sfondo di preparazione.
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