Vetrano Giovanni
galleria virtuale
BIOGRAFIA
Giovanni Vetrano è nato nel 1956 a Napoli dove si è laureato in Medicina e Chirurgia e successivamente specializzato in Odontostomatologia. Pratica la professione medica nei pressi della sua città. Già iscritto all’Associazione Medici Pittori di Napoli e all’associazione Napolarte, alla medicina ha sempre affiancato la sua prima grande passione, la pittura, cui ha dedicato gran parte del proprio tempo libero. La voglia di dare una connotazione soggettiva della realtà senza più rappresentarla pedissequamente, lo spingerà ad abbandonare paesaggi e nature morte che fino ad allora aveva raffigurato con calibrati giochi di luce ed ombre. Inizia così ad accettare una nuova sfida, quella di confrontarsi con l’arte contemporanea. Abbandona i colori ad olio e sceglie quelli acrilici che utilizza con medium luminosi per cercare di ritrovare le calde tonalità dei primi. Affascinato soprattutto dalla pittura surrealista di Salvador Dalì, dalle atmosfere magiche ed enigmatiche delle prospettive di Giorgio De Chirico, fino al dinamismo e al trasmissione dell’idea della velocità che hanno caratterizzato il futurismo, il figurativo cede ora il passo ad un elaborato artistico contraddistinto da colori forti e contrastanti in un viaggio in continua oscillazione tra sogno e realtà. E’ inoltre soggiogato dall’espressionismo graffiante delle opere di Munch, in particolare della sua opera prima, l’Urlo. Ecco quindi che con l’utilizzo predominante dei caldi toni del rosso insieme a quelli algidi del blu su sfondi spesso scuri con cui il Nostro raffigura i propri elaborati, si esplicitano come un formale atto di denuncia tutte le inquietudini e le ansie dell’animo umano in un’universale concezione nichilistica del divenire. Le forme umanoidi sono in realtà delle proiezioni della psiche che rimangono imprigionate nella gabbia delle convenzioni e del giudizio di chi vuole ad ogni costo assurgersi a giudice nel tentativo di limitare ogni libertà d’azione. Durante questa lunga fase artistica verranno eseguite numerose tele, ognuna delle quali trasmette messaggi e significati che danno comunque spazio a svariate libertà interpretative. Aveva però ora il bisogno di trasmettere nuove emozioni e sensazioni. Il travaglio interiore e il pessimismo cede il passo ad un astratto materico che riflette uno stato d’animo rinnovato, ormai scevro dalle ansie e dalle contraddizioni.
Contatti
e-mail: [email protected]
cellulare: 333-6551416
Giovanni Vetrano è nato nel 1956 a Napoli dove si è laureato in Medicina e Chirurgia e successivamente specializzato in Odontostomatologia. Pratica la professione medica nei pressi della sua città. Già iscritto all’Associazione Medici Pittori di Napoli e all’associazione Napolarte, alla medicina ha sempre affiancato la sua prima grande passione, la pittura, cui ha dedicato gran parte del proprio tempo libero. La voglia di dare una connotazione soggettiva della realtà senza più rappresentarla pedissequamente, lo spingerà ad abbandonare paesaggi e nature morte che fino ad allora aveva raffigurato con calibrati giochi di luce ed ombre. Inizia così ad accettare una nuova sfida, quella di confrontarsi con l’arte contemporanea. Abbandona i colori ad olio e sceglie quelli acrilici che utilizza con medium luminosi per cercare di ritrovare le calde tonalità dei primi. Affascinato soprattutto dalla pittura surrealista di Salvador Dalì, dalle atmosfere magiche ed enigmatiche delle prospettive di Giorgio De Chirico, fino al dinamismo e al trasmissione dell’idea della velocità che hanno caratterizzato il futurismo, il figurativo cede ora il passo ad un elaborato artistico contraddistinto da colori forti e contrastanti in un viaggio in continua oscillazione tra sogno e realtà. E’ inoltre soggiogato dall’espressionismo graffiante delle opere di Munch, in particolare della sua opera prima, l’Urlo. Ecco quindi che con l’utilizzo predominante dei caldi toni del rosso insieme a quelli algidi del blu su sfondi spesso scuri con cui il Nostro raffigura i propri elaborati, si esplicitano come un formale atto di denuncia tutte le inquietudini e le ansie dell’animo umano in un’universale concezione nichilistica del divenire. Le forme umanoidi sono in realtà delle proiezioni della psiche che rimangono imprigionate nella gabbia delle convenzioni e del giudizio di chi vuole ad ogni costo assurgersi a giudice nel tentativo di limitare ogni libertà d’azione. Durante questa lunga fase artistica verranno eseguite numerose tele, ognuna delle quali trasmette messaggi e significati che danno comunque spazio a svariate libertà interpretative. Aveva però ora il bisogno di trasmettere nuove emozioni e sensazioni. Il travaglio interiore e il pessimismo cede il passo ad un astratto materico che riflette uno stato d’animo rinnovato, ormai scevro dalle ansie e dalle contraddizioni.
Contatti
e-mail: [email protected]
cellulare: 333-6551416