Cotroneo Giuseppe
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BIOGRAFIA
Giuseppe Cotroneo nato a Benevento, dove tutt'oggi vive e lavora, e diplomato al Liceo Artistico entra nell’Accademia delle Belle Arti di Napoli, dove si forma al corso di Scultura diplomandosi sotto la guida del Maestro Augusto Perez. Alla ricerca della sua identità artistica, influenzato dalla carica positiva del Maestro Perez, lavora e studia assiduamente scoprendo una sua linea creativa passando dal ciclo delle grafiche per proseguire nella scultura, intensificando sempre più la sua voglia di raccontare. Metamorfosi continue, dinamiche dell’impossibile, attuate con sapiente governo della trasformazione, ora in punta di matita, con un segno che sembra non arrestarsi mai, ora nella dimensione plastica di un attraversamento che consente un momento d’identità e poi la disseminazione, in quello che sembra un incipiente caos, dove tutto può avvenire, oltre quel tanto che è già avvenuto. Ed è quello che fa Giuseppe Cotroneo, alludendo ad un modo, tutto suo, personale, di vedere il visibile, di sentire il sensibile, di toccare il tangibile, come traccia continua discontinua del desiderio, che assume su di sè la memoria storica del senso comune e del linguaggio stesso, mentre ambisce all’originalità, di un mai visto, mai sentito, mai toccato, quando l’unica espressione possibile, diventa quella di un monologo interiore, di tipo sinfonico, barocco, espansivo, come in un’apocalisse, come in un trionfo. Un lungo parlare con sè stesso, impastato di molteplicità e alterità, alchemicamente, come si conviene ad ogni ricerca che parte dal profondo, con la virtualità di un tempo e di uno spazio, assolutamente singolari, comprendendo tutto, non solo ciò che viene imprigionato dal grande, enorme, indefinibile, specchio, che tutti ci attraversa e tutti ci sovrasta, ma anche tutto quello che abbiamo dentro.
Contatti:
cellulare: 349-7943545
e-mail: [email protected]
Giuseppe Cotroneo nato a Benevento, dove tutt'oggi vive e lavora, e diplomato al Liceo Artistico entra nell’Accademia delle Belle Arti di Napoli, dove si forma al corso di Scultura diplomandosi sotto la guida del Maestro Augusto Perez. Alla ricerca della sua identità artistica, influenzato dalla carica positiva del Maestro Perez, lavora e studia assiduamente scoprendo una sua linea creativa passando dal ciclo delle grafiche per proseguire nella scultura, intensificando sempre più la sua voglia di raccontare. Metamorfosi continue, dinamiche dell’impossibile, attuate con sapiente governo della trasformazione, ora in punta di matita, con un segno che sembra non arrestarsi mai, ora nella dimensione plastica di un attraversamento che consente un momento d’identità e poi la disseminazione, in quello che sembra un incipiente caos, dove tutto può avvenire, oltre quel tanto che è già avvenuto. Ed è quello che fa Giuseppe Cotroneo, alludendo ad un modo, tutto suo, personale, di vedere il visibile, di sentire il sensibile, di toccare il tangibile, come traccia continua discontinua del desiderio, che assume su di sè la memoria storica del senso comune e del linguaggio stesso, mentre ambisce all’originalità, di un mai visto, mai sentito, mai toccato, quando l’unica espressione possibile, diventa quella di un monologo interiore, di tipo sinfonico, barocco, espansivo, come in un’apocalisse, come in un trionfo. Un lungo parlare con sè stesso, impastato di molteplicità e alterità, alchemicamente, come si conviene ad ogni ricerca che parte dal profondo, con la virtualità di un tempo e di uno spazio, assolutamente singolari, comprendendo tutto, non solo ciò che viene imprigionato dal grande, enorme, indefinibile, specchio, che tutti ci attraversa e tutti ci sovrasta, ma anche tutto quello che abbiamo dentro.
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