Engelin Esther
gallery- galleria virtuale
As if they were carved from a rock - this is the impression that give the "stone skins" of Esther Engelin. Layer after layer, applied on special Bhutanese paper, plaster, stone and marble powder, sand and pigments become indescribable works of art that take on the natural aspects of the rocks. The process of making every work is long and laborious, it takes several months. Precisely this time is the constant challenge of the represented and molded subject and of its continuous natural change during realization. "An intuitive process in which I plunge to give a specific and unique life to every work accomplished," confesses the artist from Lübeck. The observer who immerses himself deeply in these works is captured by the structure, shapes and signs, unique characteristics of the same pictorial realization. Attention turns into curiosity and willingness to establish tactile contact. The surfaces are so subtle and delicate that they give the impression of a skin, as if a thin layer of stone had been removed. These works caress the soul, stirring up deep emotions, awaken and revive distant memories.
Come se fossero intagliate da una roccia - questa è l'impressione che danno le "pelli di pietra" dell'artista Esther Engelin. Strato per strato, applicati sulla speciale carta bhutanese, l'intonaco, la polvere di pietra e di marmo, la sabbia e i pigmenti diventano opere d'arte indescrivibili che assumono i naturali aspetti delle rocce. Il processo di realizzazione di ogni opera è lungo e laborioso, richiede infatti diversi mesi. Proprio questo tempo è la sfida costante del soggetto rappresentato e modellato e del suo continuo mutamento naturale durante la sua realizzazione. «Un processo intuitivo in cui mi immergo per dare vita specifica e unica ad ogni opera realizzata», confida l'artista lubecchese. L'osservatore che si immerge profondamente in queste opere, viene catturato dalla struttura, dalle forme e dai segni, caratteristiche uniche e proprie della stessa realizzazione pittorica. L'attenzione si trasforma in curiosità e volontà di stabilire un contatto tattile. Le superfici sono così sottili e delicate da dare l'impressione di una pelle materica, come se fosse stato staccato un sottilissimo strato di pietra. Queste opere accarezzano l'anima, suscitando profonde emozioni, risvegliano e fanno rivivere lontani ricordi.
www.steinhaeute.de - [email protected]
Come se fossero intagliate da una roccia - questa è l'impressione che danno le "pelli di pietra" dell'artista Esther Engelin. Strato per strato, applicati sulla speciale carta bhutanese, l'intonaco, la polvere di pietra e di marmo, la sabbia e i pigmenti diventano opere d'arte indescrivibili che assumono i naturali aspetti delle rocce. Il processo di realizzazione di ogni opera è lungo e laborioso, richiede infatti diversi mesi. Proprio questo tempo è la sfida costante del soggetto rappresentato e modellato e del suo continuo mutamento naturale durante la sua realizzazione. «Un processo intuitivo in cui mi immergo per dare vita specifica e unica ad ogni opera realizzata», confida l'artista lubecchese. L'osservatore che si immerge profondamente in queste opere, viene catturato dalla struttura, dalle forme e dai segni, caratteristiche uniche e proprie della stessa realizzazione pittorica. L'attenzione si trasforma in curiosità e volontà di stabilire un contatto tattile. Le superfici sono così sottili e delicate da dare l'impressione di una pelle materica, come se fosse stato staccato un sottilissimo strato di pietra. Queste opere accarezzano l'anima, suscitando profonde emozioni, risvegliano e fanno rivivere lontani ricordi.
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