Calvus Jehan
gallery- galleria virtuale
Jehan Calvus expresses himself throug allegories. This because he doesn't want to be one of those people who answer questions about the meaning of their artistic expression in this way: "it means exactly what we have said!" No, he chooses to reveal to the public the sense and meaning of his art. Calvus found theoretical support in a short essay by Heidegger. He gives importance to two of his statements: work uses something else to become known, reveals something different from itself, is an allegory. In a craftwork the element combines with something different, what in Greek is called symbollein. Work is the symbol. If the interior art structures are based on a universal or other principle, or not, this is open to the debate. Some people adhere to the principles of synthesis, on the other hand, others do not. The artist follows the direction of his master, who divided art into two gigantic categories: art of cosmic order and the art of chaos. The latter, in his eyes, does not represent art. So Nietzsche's words are true: you have to own a lot of chaos inside to be able to create a dancing star...
Jehan Calvus si esprime attraverso le allegorie. Questo perché non vuole essere una di quelle persone che rispondono alle domande sul senso della loro espressione artistica in questo modo: "significa esattamente quello che abbiamo detto!". No, lui sceglie di rivelare al pubblico il senso ed il significato della sua arte. Calvus ha trovato supporto teorico in un breve saggio di Heidegger. Da importanza a due delle sue affermazioni: il lavoro utilizza qualcosa di altro da sé per farsi conoscere, rivela qualcosa di diverso da sé, è un'allegoria. In un'opera artigianale l'elemento si combina con qualcosa di diverso, quello che in greco è chiamato symbollein. Il lavoro è il simbolo. Se le strutture artistiche interne sono basate su un principio universale o altro, oppure no, questo è aperto al dibattito. Alcune persone aderiscono ai principi di sintesi, al contrario, altre non lo fanno. L'artista segue la guida del suo maestro, che ha diviso l'arte in due gigantesche categorie: l'arte di ordine cosmico e l'arte del caos. Quest'ultimo, ai suoi occhi, non rappresenta che l'arte. Dunque le parole di Nietzsche sono veritiere: bisogna avere una grande quantità di caos dentro di sé per riuscire a creare una stella danzante.
www.jehancalvus.com - [email protected]
Jehan Calvus si esprime attraverso le allegorie. Questo perché non vuole essere una di quelle persone che rispondono alle domande sul senso della loro espressione artistica in questo modo: "significa esattamente quello che abbiamo detto!". No, lui sceglie di rivelare al pubblico il senso ed il significato della sua arte. Calvus ha trovato supporto teorico in un breve saggio di Heidegger. Da importanza a due delle sue affermazioni: il lavoro utilizza qualcosa di altro da sé per farsi conoscere, rivela qualcosa di diverso da sé, è un'allegoria. In un'opera artigianale l'elemento si combina con qualcosa di diverso, quello che in greco è chiamato symbollein. Il lavoro è il simbolo. Se le strutture artistiche interne sono basate su un principio universale o altro, oppure no, questo è aperto al dibattito. Alcune persone aderiscono ai principi di sintesi, al contrario, altre non lo fanno. L'artista segue la guida del suo maestro, che ha diviso l'arte in due gigantesche categorie: l'arte di ordine cosmico e l'arte del caos. Quest'ultimo, ai suoi occhi, non rappresenta che l'arte. Dunque le parole di Nietzsche sono veritiere: bisogna avere una grande quantità di caos dentro di sé per riuscire a creare una stella danzante.
www.jehancalvus.com - [email protected]