Sardisco Salvatore
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BIOGRAFIA
Salvatore Sardisco nasce nel 1959. Dopo aver vissuto in collegio dai 5 ai 10 anni, anni difficili e tormentati che lo hanno fatto maturare precocemente, inizia da adolescente a sentire una fortissima attrazione nei confronti dell'arte. Già i primi dipinti raffigurano oggetti e soggetti esterni, facendo fuoriuscire tormenti e rabbia della sua anima; a 13 anni, casualmente, incontra il maestro Pietro Annigoni il quale, dando un'occhiata ai suoi lavori, ne rimane colpito e manifesta la volontà di portarlo nella sua bottega. Purtroppo però il maestro muore dopo poco e Sardisco nel periodo 1972 – 1979 realizza opere misteriose, arcane, trascinanti. Nel 1977 Sardisco lascia il pennello, prende una penna a sfera, e ne fa uscire una serie spettacolare di dipinti non dipinti: essenziali come la mitica O di Giotto, opere tematiche sull'uomo nei suoi continui contrasti esistenziali. Nelle sue opere – anche nelle più recenti – si intravede l'urlo di dolore del bambino costretto in collegio, la ribellione di un ragazzo pieno di rabbia cresciuto prima del tempo ma, al tempo stesso, si ritrova una magica serenità, la stessa presente anche nelle opere di Giotto e nelle affascinanti pitture rupestri preistoriche della grotta di Altamira.
Contatti
sito web: www.salvatoresardisco.art
e-mail: [email protected]
cellulare: 335-5394664
profilo Instagram: sardisco.salvatore
Salvatore Sardisco nasce nel 1959. Dopo aver vissuto in collegio dai 5 ai 10 anni, anni difficili e tormentati che lo hanno fatto maturare precocemente, inizia da adolescente a sentire una fortissima attrazione nei confronti dell'arte. Già i primi dipinti raffigurano oggetti e soggetti esterni, facendo fuoriuscire tormenti e rabbia della sua anima; a 13 anni, casualmente, incontra il maestro Pietro Annigoni il quale, dando un'occhiata ai suoi lavori, ne rimane colpito e manifesta la volontà di portarlo nella sua bottega. Purtroppo però il maestro muore dopo poco e Sardisco nel periodo 1972 – 1979 realizza opere misteriose, arcane, trascinanti. Nel 1977 Sardisco lascia il pennello, prende una penna a sfera, e ne fa uscire una serie spettacolare di dipinti non dipinti: essenziali come la mitica O di Giotto, opere tematiche sull'uomo nei suoi continui contrasti esistenziali. Nelle sue opere – anche nelle più recenti – si intravede l'urlo di dolore del bambino costretto in collegio, la ribellione di un ragazzo pieno di rabbia cresciuto prima del tempo ma, al tempo stesso, si ritrova una magica serenità, la stessa presente anche nelle opere di Giotto e nelle affascinanti pitture rupestri preistoriche della grotta di Altamira.
Contatti
sito web: www.salvatoresardisco.art
e-mail: [email protected]
cellulare: 335-5394664
profilo Instagram: sardisco.salvatore