Casi Giuliana
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BIOGRAFIA
Giuliana Casi è nata a Sansepolcro (Arezzo) e si è formata nell’ambiente artistico fiorentino frequentando l’accademia di Belle Arti e nello specifico, la scuola libera del nudo, in parallelo con la facoltà di architettura, disciplina quest’ultima in cui si è laureata ed ha esercitato a 360°. Parallelamente ha frequentato anche artisti coetanei di Sansepolcro e con loro ha organizzato collettive a Sansepolcro e a Città di Castello (PG) sotto la guida dei professori e pittori Gastone Lanfredini e Francesco d’Amore, che l’hanno fortemente spronata e motivata. Successivamente l’architettura e la pittura si sono intrecciate, perchè in esecuzione della legislazione sul paesaggio gli architetti hanno dovuto realizzare numerosi piani tridimensionale a mano, prima che queste cose si potessero fare con il supporto informatico, quindi anche la pittura è stata assorbita dal lavoro quotidiano. La sua pittura si può definire figurativo postmoderno, caratterizzato da immagini impressioniste e allegoriche e le tecniche prescelte sono l'olio e l'acrilico prevalentemente su tavole di legno. I suoi lavori sono qualitativamente interessanti, nascondono una forte personalità e denotano una manualità impeccabile. La gamma cromatica è variegata ed intensa, basata su colori caldi essenzialmente primari, le sue figure sono il preludio di un viaggio figurativo, che denota una profonda cultura delle esperienze artistiche del Novecento, pur conservando uno stile proprio.
Contatti:
e-mail: [email protected]
cellulare: 328-5637851
Giuliana Casi è nata a Sansepolcro (Arezzo) e si è formata nell’ambiente artistico fiorentino frequentando l’accademia di Belle Arti e nello specifico, la scuola libera del nudo, in parallelo con la facoltà di architettura, disciplina quest’ultima in cui si è laureata ed ha esercitato a 360°. Parallelamente ha frequentato anche artisti coetanei di Sansepolcro e con loro ha organizzato collettive a Sansepolcro e a Città di Castello (PG) sotto la guida dei professori e pittori Gastone Lanfredini e Francesco d’Amore, che l’hanno fortemente spronata e motivata. Successivamente l’architettura e la pittura si sono intrecciate, perchè in esecuzione della legislazione sul paesaggio gli architetti hanno dovuto realizzare numerosi piani tridimensionale a mano, prima che queste cose si potessero fare con il supporto informatico, quindi anche la pittura è stata assorbita dal lavoro quotidiano. La sua pittura si può definire figurativo postmoderno, caratterizzato da immagini impressioniste e allegoriche e le tecniche prescelte sono l'olio e l'acrilico prevalentemente su tavole di legno. I suoi lavori sono qualitativamente interessanti, nascondono una forte personalità e denotano una manualità impeccabile. La gamma cromatica è variegata ed intensa, basata su colori caldi essenzialmente primari, le sue figure sono il preludio di un viaggio figurativo, che denota una profonda cultura delle esperienze artistiche del Novecento, pur conservando uno stile proprio.
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