Grünwerth Gerald
gallery- galleria virtuale
Gerald Grünwerth's artworks are about moments that he simply must capture with paint. The images that present themselves to his eyes push him toward the canvas to capture his "mental journey." In doing so, he feels free and can use painting to tell what he cannot say verbally. The artist is interested in the everyday moments of everyday life; they are far from insignificant and must not be lost. He is fascinated by the oscillation between the representational and the non-representational, the traces of color that appear by chance and yet belong exactly to that place. He never wants to impose anything on the viewer who must be captured by the artwork itself. This awe must arise spontaneously of itself, and each artwork must tell stories.
Le opere di Gerald Grünwerth riguardano momenti che deve semplicemente catturare con la pittura. Le immagini che si presentano ai suoi occhi lo spingono verso la tela per catturare il suo “viaggio mentale”. Così facendo si sente libero e può usare la pittura per raccontare ciò che non riesce a dire a voce. All'artista interessano i momenti quotidiani della vita di tutti i giorni, sono tutt'altro che insignificanti, non devono andare perduti. Lo affascina l'oscillazione tra il rappresentativo e il non rappresentativo, le tracce di colore che appaiono per caso eppure appartengono esattamente a quel luogo. Non vuole mai imporre nulla allo spettatore che deve essere catturato dall'opera stessa. Questo stupore deve nascere spontaneo da sé e ogni opera deve raccontare storie.
/ - gerald.gruenwerth@utanet.at
Le opere di Gerald Grünwerth riguardano momenti che deve semplicemente catturare con la pittura. Le immagini che si presentano ai suoi occhi lo spingono verso la tela per catturare il suo “viaggio mentale”. Così facendo si sente libero e può usare la pittura per raccontare ciò che non riesce a dire a voce. All'artista interessano i momenti quotidiani della vita di tutti i giorni, sono tutt'altro che insignificanti, non devono andare perduti. Lo affascina l'oscillazione tra il rappresentativo e il non rappresentativo, le tracce di colore che appaiono per caso eppure appartengono esattamente a quel luogo. Non vuole mai imporre nulla allo spettatore che deve essere catturato dall'opera stessa. Questo stupore deve nascere spontaneo da sé e ogni opera deve raccontare storie.
/ - gerald.gruenwerth@utanet.at